Berlusconi: «Crisi? Pesante non tragica»

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  1. .:'Tha_RuL@nD':.
     
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    Pensioni? «Evitare infrazione dell'Ue»
    No di Berlusconi alla proposta del Pd di un sussidio per chi perde il lavoro. Stop all'ipotesi Giuliano Amato in Rai
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    Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi (DiVita)
    ROMA - Il Governo lancia un segnale di ottimismo: «La crisi è pesante ma non tragica, è dannoso per l'interesse di tutti noi se i media rappresentano questa crisi come tragica». Silvio Berlusconi scende in sala stampa al termine del Consiglio dei ministri e, in una sorta di duetto con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, attacca la rappresentazione che viene fatta da stampa e tv dell'azione dell'Esecutivo, rivendicando al contempo con orgoglio le misure messe in campo.

    COME ROOSEVELT - Anche il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, si è detto contrariato per come i media stanno seguendo la crisi e ha spiegato di non aver mai definito «orribile» l'anno che verrà: la situazione è «grave» ma «sotto controllo». E quanto alle misure adottate, il ministro non ha dubbi: «Abbiamo seguito la stessa strada intrapresa da Roosevelt durante la crisi americana, e per questo pensiamo che l'investimento più importante sia continuare a mantenere il proprio stile di vita. Sommando le cifre, quelle messe a disposizione dal governo italiano sono maggiori rispetto a quelle degli altri Paesi europei». E ancora, citando il presidente americano del New Deal, Tremonti ha detto: «Uscite a mangiare un hamburger e verniciate i vostri garage». È così, secondo Tremonti, «che l'economia potrà ripartire e per questo noi proseguiamo sulla nostra linea». Poi Tremonti ha concluso dicendo: «I nostri interventi hanno evitato al Paese di andare a fondo come invece aveva pianificato la sinistra». Anche, ad esempio, su Alitalia: «Senza l'intervento del governo, sarebbe costata tre volte».

    ASSEGNO AI DISOCCUPATI - Nella giornata in cui il Cipe ha dato il via libera alla destinazione di 178 miliardi per le infrastrutture, il premier ha poi spiegato perché non ritiene valida la proposta lanciata dal segretario del Pd Franceschini sull'assegno per i disoccupati: sarebbe «solo una licenza per licenziare» soprattutto per i piccoli imprenditori e gli artigiani», i cui dipendenti «godrebbero dell'indennità e continuerebbero a lavorare in nero».

    ETA' DELLE PENSIONI - E un Berlusconi a tutto campo. Sollecitato da chi gli chiedeva se il governo andrà avanti sulle pensioni, intervenendo per modificare l’età pensionabile delle donne, ha risposto: «Sulle pensioni non lo so, nel senso che c’è una richiesta dell’Europa alla quale stiamo cercando di rispondere per non incorrere in una procedura di infrazione». E poi ha aggiunto: «Dovete chiedere a Sacconi - ha aggiunto il Cavaliere - c’è una richiesta dell’Europa, noi stiamo vedendo come rispondere per far sì che non ci sia una procedura di infrazione».

    RAI, IPOTESI AMATO NON ESISTE - Poi si parla di nomine Rai. Alla domanda se sia ipotizzabile la nomina di Giuliano Amato alla presidenza della Rai il Cavaliere ha replicato: «Sono sicuro che non esiste questa possibilità». Poi ha quindi sottolineato che Amato «non ha nessuna intenzione di venir meno» all'impegno da poco assunto di presidente della Treccani. Quindi è escluso».

    BERSANI - Dura la replica di Pierluigi Bersani, responsabile economico del Pd alla conferenza stampa del premier e del ministro dell'Economia: «Berlusconi e Tremonti si confermano giocolieri di parole e di cifre. Riescono a battezzare Fondo strategico per l'economia reale e le imprese quella che in realtà è la sospensione di tutti i programmi dei ministeri per l'impresa, da Industria 2015 fino alle bonifiche; riescono a raccontare ancora una volta la favola dei miliardi che si impegnano immediatamente in infrastrutture mentre i fondi sono senza cassa fino al 2010; riescono a raccontare che non sono i licenziamenti a suggerire l'assegno di disoccupazione, ma che è l'assegno di disoccupazione a suggerire i licenziamenti». «Riescono anche -aggiunge Bersani- a perdere tempo in polemiche politiche e in attacchi all'opposizione e alla stampa mentre in tutto il Paese si sta diffondendo la paura per quello che avviene. Fino all'anno scorso per Berlusconi c'era chi scomodava De Gasperi, adesso Tremonti scomoda Roosevelt. Aspettiamo il prossimo».

    FRANCESCHINI - Anche il segretario del Pd, Dario Franceschini, replica alle parole del premier: «Evidentemente Berlusconi, chiuso nel suo bunker dorato, non vede più quello che succede nel paese, tra la gente normale. Come si fa a dire che la crisi non è drammatica? Lo sa il presidente del Consiglio che la cassa integrazione in febbraio è cresciuta del 554 per cento sull'anno scorso? Lo sa che ogni settimana migliaia di persone perdono il lavoro, centinaia di negozi chiudono? Lo sa che sono sempre di più le famiglie che non hanno i soldi per pagare le bollette, per fare la spesa? Però l'Italia può farcela: per questo noi abbiamo presentato proposte concrete sulla disoccupazione, sulla sicurezza, per aiutare le persone in difficoltà. Berlusconi, invece - conclude il leader Pd - continua soltanto a rispondere di no».

    fonte:corriere della sera
     
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